Smart&Start Italia, il finanziamento agevolato per le startup innovative.

Smart&Start Italia Finanziamento agevolato startup

In attesa dei necessari decreti attuativi, previsti nel decreto legge rilancio (d.l. 34 del 19.5.2020), che rafforzeranno l’efficacia del programma “Smart&Start Italia”, propongo una breve descrizione di quelli che sono, ad oggi, i suoi gli aspetti principali

Le finalità del programma Smart&Start Italia

Nel 2012, con il decreto legge n.179 del 18 ottobre (c.d. decreto crescita 2.0), in Italia è stata introdotta la startup innovativa.

La nascita di tale modello d’impresa è finalizzata a favorire l’implemento dell’imprenditoria ad alto valore tecnologico.
A tal fine, l’ordinamento ha disposto un sistema complesso di agevolazioni che vanno dalla semplificazione nella fase di costituzione (leggi la guida su come costituire una startup innovativa) alla previsione di incentivi fiscali e meccanismi per agevolare l’accesso al credito.
Tra questi, ricopre particolare rilievo il programma “Smart&Start Italia”.

Cosa offre il programma Smart&Start Italia

Si tratta di un incentivo che sostiene la nascita e la crescita delle startup innovative, offrendo finanziamenti per progetti compresi tra 100.000 euro e 1,5 milioni di euro.

Smart&Start Italia” offre un finanziamento a tasso zero, senza alcuna garanzia, a copertura dell’80% delle spese ammissibili.
Questa percentuale può salire al 90% se la startup è costituita interamente da donne e/o da giovani sotto i 36 anni, oppure se tra i soci è presente un esperto col titolo di dottore di ricerca italiano (o equivalente) che lavora all’estero e vuole rientrare in Italia.
Le startup con sede in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia possono godere di un contributo a fondo perduto pari al 30% del mutuo e restituire così solo il 70% di quanto ricevuto.

Quali requisiti sono previsti per accedere al programma

Le imprese italiane che intendono presentare la propria domanda di finanziamento, devono essere iscritte al registro delle imprese nella sezione startup innovative, dunque, devono rivestire le seguenti caratteristiche:

  1. l’impresa deve essere costituita da non più di 5 anni (60 mesi)
  2. l’impresa deve risiedere in Italia (o in altro Paese UE, purché abbia sede produttiva o filiale in Italia)
  3. l’oggetto sociale, esclusivo o prevalente deve essere lo sviluppo, la produzione e la commercializzazione di prodotti o servizi innovativi ad alto valore tecnologico
  4. l’impresa deve avere un fatturato annuo inferiore ai 5 milioni di euro
  5. l’impresa non deve distribuire utili, né averne distribuiti in precedenza
  6. la nascita dell’impresa non deve essere il risultato di una fusione, di una scissione o di una cessione di ramo d’azienda
  7. deve trattarsi di impresa non quotata, costituita come s.p.a., s.r.l., s.a.p.a, soc. coop. o s.r.l.s.

Oltre ai punti appena elencati, si vede possedere almeno una delle seguenti caratteristiche:

a. l’impresa deve avere sostenuto spese in ricerca e sviluppo e innovazione pari ad almeno il 15% del maggiore valore tra fatturato e costo della produzione;

b. l’impresa deve impiegare personale ritenuto altamente qualificato. Per rispettare tale requisito occorre che tra il totale dei soggetti impiegati e collaboratori, almeno 1/3 sia composto da dottori di ricerca, dottorandi o ricercatori, oppure sia composta per almeno 2/3 da laureti magistrali;

c. l’impresa deve essere titolare, depositaria o licenziataria di almeno un brevetto oppure titolare di un software registrato.

Attraverso il programma “Smart&Start Italia” è possibile ottenere i fondi necessari a sostenere l’acquisto di beni di investimento (impianti, macchinari, brevetti etc.), servizi ( come gli investimenti in marketing o nelle consulenze specialistiche), spese del personale e costi di funzionamento aziendale (ad esempio servizi di hosting e housing, godimento di beni di terzi, acquisto materie prime).

Le caratteristiche dei progetti finanziabili

Il progetto imprenditoriale deve, però, possedere necessariamente almeno una delle seguenti caratteristiche:

  • avere un significativo contenuto tecnologico e innovativo
  • essere orientato allo sviluppo di prodotti, servizi o soluzioni nel campo dell’economia digitale, dell’intelligenza artificiale, della blockchain e dell’internet of things
  • essere finalizzato alla valorizzazione economica dei risultati della ricerca pubblica e privata

Inoltre, le spese del piano d’impresa devono essere sostenute nei 24 mesi successivi alla firma del contratto. Ad oggi si prevede che il finanziamento vada restituito in 10 anni a partire dal dodicesimo mese successivo all’ultima quota di finanziamento ricevuto.

Il programma, inoltre, consente alle startup costituite da meno di un anno di usufruire di un servizio di tutoraggio tecnico gestionale volto a rafforzare le competenze aziendali nel primo periodo, in riferimento ad argomenti come la pianificazione finanziaria, lo sviluppo marketing e la definizione dell’organizzazione societaria.

Il tutoraggio si concretizza in un insieme di servizi offerti sia tramite l’accesso a webinar specialistici, sia attraverso l’affiancamento di un esperto all’impresa beneficiaria per la gestione degli ambiti manageriali individuati nella fase di definizione del piano.

Presentare la domanda per il programma Smart&Start Italia

La domanda per accedere al finanziamento “Smart&Start Italia” può essere inoltrata soltanto on-line, tramite il portale di Invitalia, l’agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa, di proprietà del Ministero dell’Economia.
La prima edizione, dedicata alle sole regioni del Mezzogiorno, è stata avviata il 4 settembre 2013.
Le prime due edizioni hanno visto il finanziamento di oltre mille realtà imprenditoriali, per una stima di oltre 5.500 nuovi occupati.
Dal 16 febbraio 2015 le agevolazioni sono state estese alle start-up innovative di tutta Italia.
Da allora (dati aggiornati al dicembre 2019), in relazione alle edizioni successiva al 2015, sono stati attivati investimenti per 278 milioni di euro, a 575 diverse start-up innovative dislocate su tutto il territorio nazionale.

Avv. Alessandro Marchetti